Chupinazo

Il rito del chupinazo è particolarmente sentito dalla cittadinanza di Pamplona, e segna l’inizio della Festa di San Firmino il 6 Luglio di ogni anno. Una folla oceanica si ritrova davanti al Palazzo dell’Ayuntamiento, dal quale viene lanciato un razzo. L’origine di questo particolare rito è rintracciabile agli inizi del Novecento e nel tempo si è andato consolidando.

Legate al chupinazo sono le immagini trasmesse dalle televisioni di tutto il mondo, relative al Palazzo dell’Ayuntamiento. Oltre alla bellezza della facciata, abbellita per l’occasione con bandiere e drappi che pendono da ogni balconcino, risalta la folla che riempie l’antistante piazza. Le persone espongono con fierezza dei fazzoletti rossi, in attesa del lancio del chupinazo.

Rito del chupinazo a Pamplona
Momenti precedenti il lancio del chupinazo

L’usanza è relativamente recente, risalente ai primi anni del Novecento, quando l’amministrazione comunale di Pamplona incaricò degli specialisti di fuochi artificiali di animare la Festa di San Firmino.
Nel primissimo periodo, però, poche persone si ritrovavano in piazza per assistere al lancio del chupinazo.

Soltanto nel 1939 un impiegato comunale espresse il desiderio di accendere il razzo. Da allora, è diventato motivo di orgoglio essere scelti per questo rito. Nel corso degli anni si sono avvicendate diverse personalità di rilievo: da vari esponenti politici al capitano della squadra calcistica Athletic Club Osasuna, solo per fare alcuni esempi.

Ogni 6 Luglio alle ore 12:00 in punto, il lancio del chupinazo è accompagnato da una frase pronunciata dal “fortunato” scelto: “Pamploneses, Pamplonesas, ¡Viva san Fermín! Gora san Fermin!”.