Hemingway a Pamplona
La fama mondiale della Festa di San Firmino di Pamplona si deve in buona parte alla presenza di Ernest Hemingway e al suo celebre romanzo “Fiesta”. Il giornalista e scrittore americano, vincitore del Premio Nobel nel 1954, è ancora ricordato dai pamplonesi attraverso i luoghi che abitualmente frequentava.
La prima volta che Hemingway andò a Pamplona fu il 6 Luglio del 1923, provenendo da Parigi. Lo scrittore trovò la città nel pieno dei festeggiamenti in onore del santo protettore, e ciò lo impressionò notevolmente. Dei nove soggiorni complessivi a Pamplona, sette risalgono al periodo tra il 1923 e il 1931. Hemingway, poi, tornò in città per partecipare attivamente alla guerra civile spagnola e durante il secondo conflitto mondiale. Soggiornò altre due volte, in tempi di pace, nel 1953 e nel 1959.
Le testimonianze dell’epoca descrivono il grande scrittore come un protagonista attivo della Festa di San Firmino: partecipò a diversi encierro e conobbe i migliori toreri dell’epoca.
Statua dedicata a Ernest Hemingway
Il romanzo “Fiesta”, il cui titolo originale è “The Sun Also Rises”, venne pubblicato in America nel 1926 e uscì l’anno successivo a Londra. Protagonisti dell’opera sono un gruppo di amici che, attraverso alterne vicende, si troveranno a Pamplona durante la Festa di San Firmino. Il romanzo è ambientato nel difficile periodo successivo alla prima guerra mondiale.
Ernest Hemingway assistette in prima persona anche alla morte di un giovane, atrocemente incornato da un toro durante l’encierro. L’episodio ispirò il saggio-romanzo “Morte nel pomeriggio”, uscito nel 1932.
Alcuni dei luoghi che Hemingway frequentava abitualmente, durante i soggiorni a Pamplona, sono ancora visitabili. Ricordiamo, tra tutti, il Café Iruña o il Bar Txoko: entrambi a Plaza del Castillo.
Il 6 Luglio 1968 l’amministrazione comunale di Pamplona ha inaugurato un monumento dedicato a Ernest Hemingway, che tuttora sorge vicino a Plaza de Toros.
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